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Cosa visitare in un giorno a Olbia

Olbia si trova nella zona orientale della Sardegna ed è la porta d’ingresso della Gallura; amata e apprezzata per le sue splendide spiagge ma anche ricca di storia. Molti che si recano in questa zona infatti non sanno quanti reperti archeologici e luoghi d’interesse storico è possibile trovare proprio ad Olbia.
La città ha una storia molto antica, ha ospitato molte culture e tantissimi popoli si sono susseguiti lasciando l’impronta del loro passaggio, civiltà come i fenici, i greci e i romani. La conformazione attuale è quella impostata nel medioevo e negli ultimi anni ha visto una notevole crescita dal punto di vista turistico grazie al porto e all’aeroporto.

A due passi da centro storico

Il centro storico di Olbia è a pochi passi dal porto di Isola Bianca, dove sbarcano la maggior parte dei traghetti; è possibile parcheggiare l’auto nel molo per passeggiare tranquillamente nelle vie del centro ricche di negozi. Imboccando Corso Umberto si giunge al palazzo del Municipio dall’aspetto signorile, vicino al quale è possibile osservare anche i resti di un antico foro romano.
Restando su questa via è possibile fare un viaggio tra le epoche che si susseguono perché s’incontrano palazzi in stile liberty tipici del novecento ma anche palazzi ottocenteschi una volta arrivati in Piazza Regina Margherita; zona ricca di bar e locali tipici dove accomodarsi per farsi conquistare dalle delizie locali.
La chiesa di San Paolo è una delle tappe da non perdere, facile da raggiungere perché poco lontana dalla zona del centro, è realizzata in granito e risale al ‘700, anno in cui fu completata dopo cento anni di lavori; particolare è la cupola ricoperta di maioliche, simbolo iconico della città.

Una visita alle Mura Puniche

Le Mura Puniche si trovano tra via Acquedotto e via Torino, indicano il punto esatto dove c’era l’ingresso antico della città. Nonostante siano solo delle rovine incastonate in mezzo ad edifici moderni, è possibile lo stesso capirne l’imponenza di un tempo grazie ai grossi blocchi squadrati.
Poco lontano dal centro storico, sull’Isola Peddone si raggiunge il Museo Archeologico che conserva dei reperti unici nel suo genere: trattasi di antiche navi; la rarità di queste di queste strutture sta nel fatto che il materiale con cui sono fatti, ovvero il legno, è facilmente deperibile e quindi spesso non restaurabile. Il museo può vantare pezzi che non possono essere visti in nessun’altra parte del mondo come timoni e alberi di navi dell’epoca romana; racconta inoltre la storia di tutta la città di Olbia, soffermandosi maggiormente sull’epoca fenicia, greca e romana.
Molto particolare è la forma stessa del museo a forma di nave ormeggiata.

Basilica e Necropoli di San Simplicio

La Basilica di San Simplicio, con accanto la Necropoli, si trova alle spalle della Stazione di Olbia, a pochissima distanza da Corso Umberto I. Si tratta del più importante monumento religioso della Sardegna nord-orientale, costruito in stile romanico pisano con un interno quasi completamente in granito. Sotto l’altare della Basilica di trovano le reliquie del Santo ritrovate nel 1614 durante degli scavi nella cripta.
La necropoli di San Simplicio si trova nell’area adiacente la Basilica ed è costituita da circa 450 tombe risalenti all’età romana, dal 200 a.C. al 300 d.C. Il sito archeologico è oggi sede museale di Olbia. Il costo standard del biglietto è 5 euro.

Museo Archeologico di Olbia

Costruito sulla piccola Isola Peddone, a due passi dal centro storico, il Museo Archeologico di Olbia illustra la storia della città dalla preistoria al XIX secolo. La struttura domina sul porto e, dalle sue terrazze, è possibile godere di vedute panoramiche sull’intero golfo.
All’interno del Museo si trovano reperti di antiche navi, timoni di età romana, manufatti risalenti all’epoca nuragica, stele di granito, ceramiche e altre testimonianze della città. L’ingresso al Museo è gratuito (lunedì e martedì chiuso).

Castello di Pedres

Il territorio della città di Olbia offre un’escursione davvero unica che porta fino alle rovine del castello di Pedres, arroccato su una piccola altura.
L’ingresso al castello è totalmente gratuito e il parcheggio è a pochi passi di distanza, quindi una volta posata l’auto ci si avventura a piedi verso un sentiero tra le rocce che vi porterà a scoprire la bellezza di queste rovine con intorno un panorama da togliere il fiato.
La costruzione della struttura è collocata intorno al 1300 quando queste terre erano sotto dominazione Pisano-Aragonese; è costituito da una muraglia esterna molto imponente, una torre e un edifico a forma rettangolare che, probabilmente, era destinato all’uso abitativo.
Sempre in modo gratuito e poco lontano dal castello è possibile visitare anche la Tomba dei Giganti che risale all’epoca nuragica. Nella costituzione della struttura è possibile riconoscere tutti i particolari tipici della sepoltura adottata da questo popolo anche se non è stata rinvenuta la stele longitudinale lavorata tutta intorno che sovrasta su queste tombe.

Tomba dei Giganti su Monte e’ S’Abe

La Tomba dei Giganti su Monte e’ S’Abe si trova a sud del centro storico di Olbia, all’interno di una zona verde carica di mistero.
Si tratta di un monumento funerario risalenti a più di 4 mila anni fa che rappresenta una delle tante testimonianze della civiltà nuragica in Sardegna.
La Tomba dei Giganti su Monte e’ S’Abe è lunga 28 metri, larga 6 e, se vista dall’alto, ha la forma della testa di un toro. A differenza di simili sepolture preistoriche, qui i defunti venivano sepolti in forma collettiva.

Pozzo Sacro di Sa Testa

Tra le migliori cose da fare e vedere nei dintorni di Olbia spicca la visita al Pozzo Sacro di Sa Testa. Situato nell’omonima frazione, a 15 minuti di macchina dal centro storico della città, il Pozzo Sacro è un altro suggestivo luogo legato agli usi ed alle tradizioni della civiltà nuragica.

Nuraghe Riu Mulino

Il Nuraghe Riu Mulino si trova sulla cima di una collina e, dai suoi 250 metri di altitudine, sembra dominare su tutta di Cabu Abbas. Si tratta di una delle fortificazioni nuragiche più famose della Gallura, le cui radici affondano nel 1200-1300 a.C.
Il Nuraghe è composto da una torre centrale, che un tempo raggiungeva i 5 metri di altezza, circondata da una cinta muraria. Si suppone che la sua funzione fosse quella di controllare l’arrivo delle imbarcazioni nemiche. Quando le condizioni sono ottimali, infatti, da Cabu Abbas è possibile scorgere anche la lontana isola di Tavolara. L’ingresso al Nuraghe Riu Mulino è libero e gratuito.

Visitare Olbia in un giorno

Visitare completamente la città di Olbia in un unico giorno è davvero impossibile, le soluzioni che offre sono davvero tante e tutte imperdibili.

Un consiglio molto utile è noleggiare qualche auto o mezzo di trasporto presso le tante agenzie presenti anche in aeroporto come Autonoleggio Olbia Aeroporto.

Si tratta comunque di una tappa di cui tenere conto quindi, o che ci arriviate con il traghetto per raggiungere altre destinazioni o se dovete partire da altri punti della regione, Olbia merita un vostro stop; restate nella città per una notte almeno in modo da godervi sia le ricchezze culturali del giorno sia la bellezza del centro di sera.

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