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Oasi Diecimare e Parco Regionale Diecimare: una rinascita nel cuore della Campania

Centro Visite Oasi DiecimareCentro Visite Oasi Diecimare

Centro Visite Oasi Diecimare

Situato tra i monti che separano la Valle Metelliana dai Picentini, il Parco Regioanle Diecimare rappresenta uno dei più preziosi polmoni verdi della provincia di Salerno, nei comuni di Cava de’ Tirreni, Mercato San Severino e Baronissi.
All’interno di questo contesto naturalistico di pregio, sorge il moderno Centro Visite Oasi Diecimare, struttura dedicata all’accoglienza, all’educazione ambientale e alla promozione del turismo sostenibile.

Un tempo gestita come oasi WWF, l’area ha vissuto negli ultimi anni una profonda trasformazione che l’ha portata a rinascere come centro di riferimento per la fruizione consapevole del territorio.
L’inaugurazione del nuovo centro nel 2025 segna una svolta importante nella storia della conservazione ambientale campana.

Origini e istituzione del Parco Regionale Diecimare

Intorno all’anno Mille i monti del Parco Diecimare appartenevano al Monastero della S.S. Trinità di Cava de’ Tirreni e al Comune di Cava. A causa di controversie insorte fra il Monastero ed il Comune, per l’utilizzo del Parco, il Regio consiglio nel 23 marzo del 1580 decretò che i Vescovi si avvalessero del sono diritto di pascolo, mentre ai cittadini di Cava era concesso l’uso civico di legnare.

Intorno al 1700 gli abitanti del Casale di S. Lucia tentarono, dissodando il bosco esistente, di rendere coltivabile la Valle di Diecimare; ciò causò, alle prime acque, uno smottamento del terreno. Il Decuriato ordinò l’immediato rimboschimento della Valle.

Quando nel 1866 i beni immobili degli Enti Ecclesiastici furono trasferiti allo Stato, anche Diecimare divenne interamente proprietà Demaniale.

Il Parco Regionale Diecimare nasce ufficialmente nel 1980 con la Legge Regionale n. 45 della Regione Campania, con l’obiettivo di proteggere un’area di grande valore paesaggistico, naturalistico e geologico.
L’estensione complessiva è di circa 444 ettari, distribuiti tra i territori di Cava de’ Tirreni, Baronissi e Mercato San Severino.

Il toponimo Diecimare ha origini antiche e rimanda probabilmente alla suddivisione del territorio in dieci appezzamenti agricoli, un tempo detti mari, durante l’epoca medievale.
Quest’area, posta tra i Monti Lattari e i Monti Picentini, ha sempre svolto un ruolo di corridoio ecologico, ospitando ecosistemi collinari e montani di grande biodiversità.

Negli anni Novanta, una parte del parco divenne Oasi WWF, con finalità educative e di tutela. Purtroppo per vari incendi ed atti vandalici l’area fu abbandonata. Dopo un lungo periodo, l’iniziativa è stata ripresa dalle istituzioni locali che, nel 2025, hanno inaugurato il nuovo Centro Visite Oasi Diecimare, segnando un importante rilancio della fruizione pubblica.

Geografia e caratteristiche ambientali

Il Parco Naturale Diecimare si estende su un’area geologicamente complessa e affascinante, caratterizzata dalla compresenza di calcari e dolomie che testimoniano un’antica origine marina. Le formazioni di Monte Caruso sono prevalentemente calcaree, mentre la zona di Forcella della Cava presenta dolomie e calcari dolomitici.

Tale diversità geologica determina una notevole varietà di suoli e microclimi, i quali, a loro volta, ospitano differenti tipologie di habitat. Si passa, così, dalle garighe mediterranee delle zone più aride, alle faggete e querceti delle aree più alte e fresche, con un mosaico di paesaggi che mutano rapidamente nel volgere di poche centinaia di metri.

L’escursione altimetrica, compresa tra i 300 e gli 850 metri s.l.m., favorisce inoltre la presenza di specie vegetali appartenenti a diversi piani bioclimatici: dal mediterraneo inferiore fino al montano inferiore. Ciò conferisce al parco un interesse botanico di primo livello, tanto da costituire un vero e proprio laboratorio naturale per lo studio della vegetazione appenninica meridionale.

Flora: la ricchezza vegetale di Diecimare

Il Parco Diecimare è caratterizzato da una straordinaria ricchezza floristica, frutto della varietà del substrato e delle condizioni ambientali.

Nei versanti più assolati prosperano formazioni di macchia mediterranea con leccio (Quercus ilex), corbezzolo (Arbutus unedo), lentisco (Pistacia lentiscus) e mirto (Myrtus communis). Nelle aree di transizione, invece, si sviluppano boschi misti a roverella (Quercus pubescens), carpino nero (Ostrya carpinifolia) e orniello (Fraxinus ornus).

A quote superiori si rinvengono nuclei di faggeta, relitti di ecosistemi montani più estesi in epoche passate, che conferiscono al paesaggio un aspetto tipicamente appenninico. Nelle radure e nelle praterie secondarie crescono piante erbacee come l’asfodelo, il cisto, il timo e varie orchidee spontanee.

Il ciclo stagionale rende il parco un luogo di continua trasformazione: la primavera offre un’esplosione di colori e profumi, mentre l’autunno ammanta i boschi di tonalità calde e suggestive, richiamando escursionisti e fotografi naturalisti da tutta la regione.

Fauna e biodiversità

La diversità di ambienti si riflette anche nella fauna.
Il parco ospita numerose specie tipiche dell’Appennino meridionale, tra cui volpi, ricci, donnole, faine e lepri.
Tra gli uccelli si segnalano il picchio verde, il gheppio, la poiana e, nelle aree rupestri, il falco pellegrino. Le zone più umide e i corsi d’acqua minori accolgono anfibi come la raganella e il tritone italico, mentre le radure e i margini dei boschi pullulano di farfalle, coleotteri e altri insetti impollinatori, segno di un ecosistema ancora vitale.

Il Parco Diecimare si configura quindi come un rifugio naturale per la fauna locale, con un ruolo fondamentale nella connessione ecologica tra le aree verdi del salernitano e i complessi montuosi circostanti.

Il Centro Visite Oasi Diecimare: cuore pulsante del Parco

Dopo anni di inattività, l’area è stata oggetto di un intervento di riqualificazione strutturale e gestionale, culminato con l’inaugurazione, nell’ottobre 2025, del Centro Visite Oasi Diecimare.

La nuova struttura, situata in località Breccelle, è oggi gestita da Parco degli Ulivi C.T.L. di Lamberti Carmela & C. S.A.S., in collaborazione con enti e associazioni locali. Essa si propone come punto di riferimento per visitatori, scuole, gruppi organizzati e turisti.

Il Centro dispone di:

Gli orari di apertura, riportati sul sito ufficiale www.oasidiecimare.it, prevedono apertura dal mercoledì alla domenica (8:00–16:30), con chiusura nei giorni di lunedì e martedì.

📍 Indirizzo: Località Breccelle, frazione Sant’Anna – 84013 Cava de’ Tirreni (SA)
🕗 Orari di apertura: mercoledì–domenica dalle 8:00 alle 16:30 (chiuso lunedì e martedì)
🔗 Sito ufficiale: www.oasidiecimare.it

Escursionismo e attività all’aperto

L’Oasi Diecimare è oggi un punto di partenza ideale per gli amanti del trekking e del turismo lento.
Dal Centro Visite partono diversi sentieri tracciati e segnalati, tra cui:

Le attività sono organizzate in collaborazione con associazioni escursionistiche e guide ambientali.

Educazione ambientale e turismo sostenibile

Uno degli obiettivi principali del Centro Visite è la divulgazione scientifica e ambientale.
Attraverso programmi educativi, laboratori e visite guidate, l’Oasi Diecimare promuove la conoscenza della natura tra studenti e famiglie.

Tra le iniziative più significative figurano:

L’approccio proposto è quello dell’educazione esperienziale, che unisce apprendimento e partecipazione attiva.
Il turismo sostenibile rappresenta così la chiave per coniugare tutela ambientale e valorizzazione economica del territorio.

Come raggiungere l’Oasi Diecimare

📍 Località: Breccelle, frazione Sant’Anna – Cava de’ Tirreni (Salerno)

🚗 In auto: uscita A3 “Cava de’ Tirreni”, poi seguire le indicazioni per Sant’Anna e località Breccelle.
🚆 In treno: stazione di Cava de’ Tirreni, con collegamento tramite bus urbano (linea BusItalia n. 67).
🚌 In autobus: linee locali da Cava centro.

L’area dispone di parcheggio, aree picnic e sentieri accessibili anche a persone con disabilità motorie.

Prospettive future

Le prospettive di sviluppo del Parco Naturale Diecimare sono promettenti.
Tra le priorità individuate dal piano di gestione figurano:

  1. Potenziamento della rete sentieristica con manutenzione periodica
  2. Creazione di percorsi tematici su geologia e botanica
  3. Collaborazione con università e centri di ricerca
  4. Implementazione di un sistema digitale di monitoraggio della fauna
  5. Inserimento dell’oasi nei circuiti del turismo lento campano, accanto a sentieri come la Via delle Acque e la Via dei Monti Lattari

Queste azioni mirano a consolidare il Parco Regionale Diecimare ed il Centro Visite Oasi Diecimare come modello di gestione integrata, dove la conservazione ambientale si accompagna alla valorizzazione economica e culturale del territorio.

Conclusione

L’Oasi Diecimare e il suo Parco Naturale rappresentano oggi un simbolo di rinascita ambientale e civile.
Da area in declino a centro di riferimento per la sostenibilità e la didattica, Diecimare dimostra che la cura della natura può essere motore di sviluppo culturale, turistico e sociale.

La sfida per i prossimi anni sarà mantenere vivo questo equilibrio, garantendo una gestione efficace e partecipata.
In un’epoca di cambiamenti climatici e perdita di biodiversità, esperienze come quella di Diecimare ricordano che la tutela del territorio è un investimento sul futuro, un dovere verso le nuove generazioni e un atto di amore verso la terra.

Fonti e riferimenti

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