La ciclovia Lagonegro-Rotonda – Ex Linea Ferroviaria Calabro-Lucana

Se sei un amante della bicicletta, della natura e del turismo sostenibile non saprai di certo resistere al fascino del nuovo percorso ciclabile di Lagonegro – Rotonda in Basilicata tra le valli del Noce e del Mercure; un percorso che nasce su un tratto dell’antica ferrovia Calabro – Lucana, inaugurato nel lontano 1929, dismesso negli anni ’70 e rimasto inutilizzato fino ad oggi.
Grazie ad un progetto di recupero e trasformazione della ferrovia, è stata di recente decretata la fine dei lavori nella ciclovia e la messa a punto di un suggestivo percorso che si snoda tra il parco dell’Appennino Lucano e il parco del Pollino, in un territorio ricco di laghi e di paesaggi mozzafiato.
Un ampio progetto di valorizzazione del territorio e di uno sviluppo turistico sostenibile, in una terra che si presta perfettamente a fare da nuovo polo turistico per gli appassionati degli sport all’aria aperta.

L’antica rete ferroviaria

Il tratto Lagonegro-Rotonda faceva parte della vasta rete ferroviaria Calabro-Lucana, ideata per collegare quattro regioni e attraversare sette province, le cui origini progettuali risalgono all’ultimo ventennio dell’Ottocento. Il fine di questo ampio e ambizioso progetto era quello del rilancio del Meridione, ma venne solo in parte realizzato e accantonato a partire dagli anni ’70. Il recupero di questo antico percorso, che si estende tra ponti, vallate, laghi, parchi e altopiani panoramici vista mare viene concepito per dare una seconda possibilità ad un antico progetto per la valorizzazione e il rilancio dei territori del sud, sfruttando un turismo meno convenzionale ma negli anni sempre più apprezzato.

Cosa vedere nel corso della greenway?

Il percorso lungo circa 30 km attraversa Calabria e Basilicata ad una distanza di circa 35 km dal mare ma in territorio montuoso ricco di punti panoramici, gallerie, ponti, viadotti che rendono caratteristica la zona.La ciclovia parte da Lagonegro, piccolo ma grazioso comune ai piedi del Parco Nazionale del Cilento, in provincia di Potenza. Dal 2007 il comune viene considerato appartenente ad un’area protetta in cui è possibile ammirare specie selvatiche in natura, come il lupo e la lontra. Se sei fortunato potrai ammirare anche qualche esemplare di cinghiale selvatico e numerosi (innocui) serpenti.
Ecco alcuni luoghi curiosi che potrai scoprire lungo il tuo percorso:

1) Ponte dello Studente

Una delle particolarità architettoniche che vanta il territorio di Lagonegro è il Viadotto sul Vallone Serra, meglio noto come il Ponte dello Studente, uno dei pochi esemplari rimasti di ponte ad arcata in muratura.
Il ponte venne costruito nel 1915 ma diventò presto un viadotto inutilizzabile perché sorto in un territorio ricco di movimenti gelogici; attualmente presenta un grosso dislivello ed è impraticabile ma continua a reggersi in piedi, maestoso e deforme ma comunque fotogenico, con una triste storia alle spalle. Deve infatti il suo soprannome ai numerosi suicidi da parte di studenti di cui è stato testimone.

2) Il lago Sirino

Proseguendo lungo il percorso e a pochi chilometri da Maratea e dalle sue famose e frequentate spiagge esiste una piccola perla semisconosciuta, un luogo naturale e incontaminato. Si tratta del lago Sirino, un bacino naturale ai piedi della ciclovia, un piccolo specchio d’acqua limpida perfetto per una sosta rigenerante durante la pedalata.
Secondo la leggenda, ancora oggi tramandata di generazione in generazione, il lago sarebbe nato dalla cosiddetta lacrima divina, l’ira della Madonna di Sirino che scatenò un temporale in reazione all’atteggiamento di due contadini che avevano deciso di lavorare durante il giorno della festa religiosa. Ciò che rimase da quel temporale fu questo meraviglioso ma sconosciuto gioiello.
Nei dintorni del lago troverai il Museo della Scienza, alcuni ristoranti dove potrai assaggiare le specialità locali, b&b e alberghi se ti vorrai fermare per la notte.
Qui è inoltre possibile noleggiare biciclette (anche elettriche).

3) Lauria superiore e Lauria inferiore

Di stampo medievale, questo antico borgo è da sempre diviso in due parti. La parte superiore dominata dal Castello è in posizione strategica, con un ampio dislivello rispetto alla parte inferiore, il “Borgo”. Tra le due zone della città c’è l’antico quartiere Ravita.
Nelle stradine del centro storico si potranno trovare particolari dettagli architettonici e scultorei, in particolar modo in ferro battuto, testimoni delle attività artigiane di un tempo. Non è raro incappare nello stemma della città, un basilisco appoggiato ad una pianta di alloro con il motto “Noli me tangere” (“Non mi toccare”), un ammonimento e un riferimento alla forza e alla temibilità dei suoi abitanti.
Il borgo vanta di numerosi edifici sacri come la Chiesa di San Nicola, la Chiesa di San Giacomo, il Santuario della Madonna delle Armi, l’Eremo di Sant’Elia.
Seguendo il percorso ti troverai davanti alla vecchia stazione di Lauria, ormai dismessa ma in una posizione davvero caratteristica in prossimità di un ponte.

4) Il Santuario della Madonna del Soccorso

Giungendo a Castelluccio, con una deviazione di circa 8 km si può arrivare al Santuario della Madonna del Soccorso, un luogo di culto situato ad oltre 1000 metri dal quale si può vedere un paesaggio mozzafiato. All’interno del Santuario sono presenti numerose opere d’arte, tra le quali L’Eterno Padre (1580) di Antonio Stabile e alcune sculture intagliate del Seicento.

5) La galleria elicoidale di Castelluccio

Sicuramente l’opera ingegneristica più particolare della Basilicata, nonché l’unica in tutto il mondo, che avrai il piacere di percorrere durante il tour nella ciclovia Lagonegro-Rotonda! Si trova nel comune di Castelluccio che, come nel caso di Lauria, presenta una netta divisione tra la parte superiore e quella inferiore, con un dislivello di oltre 200 metri. La galleria venne ideata nel primo ventennio del Novecento per collegare le due parti della città scavando nella roccia e allungando il percorso in pochissimo spazio. Si tratta di un raro esempio di archeologia industriale.

Consigli utili per fare un tour in ciclovia

Un consiglio sicuramente utile è quello di viaggiare fornito di luci per la bicicletta. La ciclovia è infatti stata terminata di recente e manca ancora l’illuminazione, in particolare dentro le gallerie. La galleria più lunga che si può incontrare è di 1.6 km, tra il Lago Sirino (Nemoli) e Pecorone.
Un altro consiglio è quello di portarti sempre nello zaino indumenti pesanti, perché essendo territorio montuoso potrebbe esserci freddo, nel periodo invernale la zona si riempie di neve.
L’ultimo consiglio è quello di prenderti del tempo per effettuare il percorso per goderti ogni angolo del tuo cammino. Se hai alcuni giorni di tempo puoi fermarti a riposare lungo il percorso, esistono numerose strutture ricettive all’interno dei villaggi e addirittura un villaggio termale al termine della ciclovia.

Perché scegliere il percorso di Lagonegro-Rotonda?

Il Sud Italia è meraviglioso in ogni suo angolo, ma ancora poco valorizzato nel suo entroterra. La nuova ciclovia lungo la greenway offre un nuovo tipo di turismo, naturalistico, economico e ad impatto zero, la giusta direzione che dobbiamo prendere per tutelare il nostro pianeta. Pedalare alle pendici delle vette del massiccio del Sirino, attraversare due parchi e due regioni, pedalare sopra antichi viadotti, percorrere lunghe e avventurose gallerie su sole due ruote sarà sicuramente un’esperienza che ti rimarrà nel cuore!

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