Trekking a Sassinoro, Benevento

L’Italia è un paese ricco non solo dal punto di vista artistico e storico, ma anche e soprattutto paesaggistico: si spazia dalle Alpi agli Appennini, dalle colline toscane ai migliaia di chilometri di costa e ogni luogo cela bellezze tutte da scoprire e ammirare. Il modo migliore per apprezzare un paesaggio è il trekking, ovvero quelle escursioni tra la natura praticate a ritmi lenti, strizzando l’occhio a quella forma di turismo lento che sta prendendo sempre più piede anche in Italia.
Tra i luoghi più belli ma nello stesso tempo meno conosciuti c’è il territorio che cinge Sassinoro, un piccolo borgo in provincia di Benevento, da cui dista appena 35km: sorge su promontorio roccioso a 783mt di altezza, alle falde Monte Rotondo (parte del massiccio montuoso del Matese) e nel cuore nelle lussureggiante Valle del Tammaro.
Se scegli di recarti nel territorio di Sassinoro, aspettati un paesaggio incontaminato dove si alternano monti, colline ma anche verdi pianure tra le quali quella di Vignadonica e La Pianella, nota anche come Colle di Prato, dove si trova un pittoresco laghetto artificiale.

L’escursionismo di stampo religioso a Sassinoro

Qualunque sia il percorso escursionistico che sceglierai di fare, incontrerai numerose tracce storiche in quanto il territorio dove oggi sorge Sassinoro è abitato sin da epoche remotissime: si sono susseguiti infatti i sanniti e poi i romani, sul cui antico castrum è nato l’attuale borgo di Sassinoro, poi i longobardi e ancora i sassoni capeggiati da Alboino.
Certamente, oltre all’inevitabile e affascinate aspetto naturalistico, il territorio di Sassinoro è sempre stato interessato da una forma di turismo religioso e gli stessi percorsi da trekking che ti ritroverai a percorrere sono stati tempo fa percorsi dai più ferventi pellegrini cristiani.
A Sassinoro infatti sorgono due siti di grande richiamo mistico, primo dei quali il Santuario di Santa Lucia, spesso punto di partenza di alcuni suggestivi sentieri. È stato eretto negli anni 30 sui resti di un antico luogo di culto pagano, come dimostra il bronzo di Demetra risalente al III a.C. qui rinvenuto durante gli scavi. Il santuario è stato dedicato alla protettrice degli oculisti e della vista in quanto si narra che nella grotta in cui è stata poi costruita la chiesa, a due pastori apparvero San Michele Arcangelo e Santa Lucia dietro un roveto.
Per questo stesso motivo nel punto più alto di Sassinoro, a dominare sull’intera Valle del Tammaro, è stata costruita la Chiesa di San Michele Arcangelo, sui resti di una cappella quattrocentesca: l’edificio si lascia ammirare per le sue belle vetrate istoriate e per il campanile svettante con la sua cuspide a bulbo decorata con fini maioliche.

Dal Santuario di S.Lucia a Morcone

Partendo dal Santuario di S.Lucia puoi raggiungere, in un facile percorso di appena 5km, il vicino borgo Morcone: in un continuo sali e scendi, ti ritroverai ad attraversare il torrente Sassinoro fino alla località Macchia, proseguendo poi sempre sulla strada battuta da secoli dai pellegrini, senza deviare mai sui tortuosi sentieri laterali. Prima di arrivare a Bocca della Selva e poi a Morcone, soffermati sul Ponte della Vedova, uno dei punti più pittoreschi dell’intero percorso. La struttura a unica campata supera il torrente Ceca e il suo curioso nome è legato all’aneddoto che vuole la sua costruzione finanziata da una vedova che ha visto il suo unico e amato figlio ucciso da una piena del torrente.
Raggiunto Morcone, delizioso borgo sito all’ombra del Castello medioevale, puoi visitare alcune delle sue chiese tra le quali la Chiesa di San Salvatore e il Santuario della Madonna della Pace dove San Pio da Pietralcina visse il suo intenso noviziato.

Dal Santuario di S.Lucia allo Chalet Le Fontanelle

Dal Santuario di S.Lucia di Sassinoro puoi intraprendere un altro percorso alla volta dello Chalet Le Fontanelle, certamente molto più impegnativo in quanto adatto agli escursionisti un po’ più esperti: ti servirà infatti un equipaggiamento adatto, dagli scarponcini alla giacca a vento fino a una buona scorta di acqua. Per quest’ultima ti sarà sufficiente prelevarla da uno dei tanti fontanili sparsi per tutto il borgo di Sassinoro, un tempo utilizzati soprattutto per mettere in funzione quei mulini adesso in disuso: sappi che l’acqua che sgorga a Sassinoro è stata riconosciuta e premiata per sua particolare purezza.
Ben equipaggiato, puoi percorrere questo sentiero di 5,5Km, superando un dislivello da 741mt a 886mt di altezza: ti ritroverai ad attraversare antiche mulattiere ai piedi del massiccio montuoso del Matese, a superare il torrente Sassinora per poi raggiungere la Piana di San Pietro e infine lo Chalet.

Il Sentiero di S.Cristina

Il Sentiero di S.Cristina, nonostante sia stato una tratto molto battuto dei pellegrini in passato, è una scoperta relativamente recente: grazie infatti all’Associazione Agisci, il percorso è stato restaurato e reso nuovamente praticabile nel 2017 con tanto di adeguata segnaletica. Fino agli anni 60 i fedeli del borgo di Sepino, meta finale di questo sentiero, ogni 29 giugno si recavano a piedi fino al Santuario di S.Lucia a Sassinoro attraversando boschi incontaminati e verdi prati.
Il Sentiero di S.Cristina è adatto ad escursionisti con molta pratica: ricorda di portare con te anche un bastone per affrontare i tratti più ripidi che rendono questo percorso poco adatto ai più anziani.
Partendo dal Santuario di S.Lucia a Sassinoro, incontrerai subito la frasca e limpida Sorgente Roncone per poi iniziare a camminare su un tratto brecciato fino a un’altra sorgente, quella di Grotta Cipolla. Da questo punto in poi attraverserai una fitta boscaglia fino a quando ti si aprirà davanti agli occhi il Torrente del Rio Fratto con la sua piccola ma scenografica cascatella.
Dopo aver guadato il letto del torrente, dovrai superare un bellissimo ponte in pietra per poi inoltrarti in area ombrosa con qualche scorcio panoramico sulla Valle del Tammaro. Seguendo le indicazioni verdi e gialle lasciate sulle rocce, ti ritroverai su una mulattiera che, in un sali e scendi sul Colle Marraco, ti porterà direttamente davanti allo scenografico Ponte di San Rocco: si tratta di una costruzione medioevale con unica campata ad arco sesto acuto, attraversato dagli antichi pellegrini diretti alla chiesetta di San Rocco che vi sorgeva accanto.
La meta finale è la Chiesa di S.Crestina a Sepino: non mancare di visitare questo antico edificio risalente all’XI secolo e in particolare la sua cripta cinquecentesca dove è custodita una statua lignea della santa portata in processione solo ogni 100 anni e alla quale nessun fedele volta mai le spalle uscendo dalla stessa cripta.

Gite fuori porta

Ci sono luoghi non lontano da Sassinoro, che potrai scoprire a piedi in brevi ma emozionanti escursioni nella natura. Non lasciare però il borgo beneventano senza aver gustato la sua cucina tipica, gustando piatti della tradizione come la Z’a Onta a base di peperoni sott’aceto e carne di maiale, la pasta fresca Taccozze con fagioli oppure la Cacchiarella ovvero una pizzetta rustica fatta con farina di mais. Puoi sempre acquistare questa focaccia e portarla con te durante l’escursione alla volta del Lago di Decorata, distante poco meno di 30Km: il bacino lacustre si trova in un contesto tipicamente montano a 780mt di altezza ed è la meta perfetta anche qualora tu fossi un grande appassionato di pesca sportiva.
Un’alternativa al lago è rappresentata dalle Forre di Lavello, spettacolari gole scavate nei secoli dal fiume Titerno. Potrai raggiungerle dalla cittadina di Cerreto Sannito, distante solo 27Km da Sassinoro. Ti ritroverai in un luogo spettacolare, plasmato selvaggiamente da Madre Natura, tra cascate, piscine naturali e grotte: la tua attenzione sarà catturata senza dubbio dal Ponte di Annibale che, secondo la leggenda e i racconti di Polibio, sarebbe stato attraversato dallo stesso Annibale mentre si recava al Monte Cigno per mettere al riparo il suo bottino di guerra.

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