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Le avventure di un viandante – Capitolo 1

Capitolo 1 : “Se il prezzo è la tua serenità, costa troppo.”

Ciao mi presento sono Nello, sono un uomo interessante, affascinante e… Non è vero, sono un uomo come tanti di voi, mediamente alto, mediamente intelligente, a tratti goffo e con un po’ di pancetta . La mia vita è lineare, anzi lo era, almeno fino ad un paio di anni fa, prima che, dopo un matrimonio di 7 anni senza figli, io e Chiara la mia ex moglie, anzi non ancora perché siamo solo legalmente separati, decidemmo che ormai eravamo solo dei buoni amici. Fine del mio matrimonio. A me non dispiaceva essere amici, ero comodamente adagiato in quella vita, calma, tranquilla, per alcuni piatta, ma fondamentalmente sicura.

Poi la vita cambia, la routine della giornata si stravolge. Panico! Io che non sono mai stato un attivo presentatore della mia vita, ma piuttosto un inetto osservatore, più un co-protagonista che l’attore principale, sempre ruoli di seconda mano, piccole parti ma recitate con cura. La mattina sveglia alle 7.00 am caffè Borbone gusto deciso e mentre Chiara si apprestava a rientrare dal turno di notte, io lento e maldestro mi avvicinavo al PC e cominciavo a smanettare. E si sono un noioso software engineer e mi occupo della progettazione e dello sviluppo di sistemi software, hardware e di infrastrutture IT, il che mi porta a stare ore e ore fermo davanti al mio desktop. Le giornate erano tutte scandite da un ritmo lento e monotono, ma rassicurante. Alle 10.15 puntuale come il mio reflusso gastroesofageo, Lucy cominciava ad agitarsi per la consueta passeggia mattutina. Un meraviglioso Golden Retriever color caramello di 5 anni regalatomi da mia mamma per i miei 40 anni.

Quando Chiara se ne andò, la mia ansia, le mie paure ,le mie più recondite stravaganze salirono a galla, lo schifo che vedi galleggiare a Goletta Verde, sul litorale pontino. Stravolto, scombussolato, sconvolto passavo dal sofà alla scrivania. Mi facevano compagnia le Lexotan e due pacchetti di Yesmoke. In men che non si dica diventai un ameba, uscivo solo per comprare viveri e perché Lucy mi costringeva.

Una mattina di Novembre era freddo e l’aria era fosca, cupa, come prima di un temporale e io mi facevo trascinare da Lucy che era sempre carica di energie. Un gatto nero mi passò davanti e Lucy comincio a tirare come una dannata fino a scapparmi dalle mani. Cominciò un inseguimento ferrato: il gatto, Lucy e io. Sentivo i polmoni esplodermi mentre tra i vicoli di Corinaldo cercavo di non morire di infarto. Caddi a terra e lì vidi questa sagoma che bloccava tra le mani Lucy che allegra scodinzolava. “ Ciao! ”mi disse e mi aiutò ad alzarmi porgendomi la mano, “ è un Golden Retriver, vero?”. “Piacere sono Anna.”

Anna aveva una sorta di divisa, pantaloni cargo blu, t-shirt azzurra con un grande logo disegnato e un berretto con lo stesso logo in bella vista. A vederla credevo fosse quasi un miraggio, occhi vispi e sguardo accattivante. Mi sorprese, ne fui colpito.

Avete mai visto il film Limitless? Un meraviglioso Bradley Cooper intricato in una vita a dir poco squallida ad un certo punto per un casuale incontro con l’ex cognato è però destinato a stravolgere la sua esistenza, gli propone di provare un farmaco sperimentale nootropo chiamato NZT-48, in grado di massimizzare le capacità cognitive. Risveglio!

Da quel giorno tutto ora è cambiato.

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