Val Maone verso Cascate del Rio Arno

Val Maone e Cascate del Rio Arno in Abruzzo – 7 Gennaio 2023

La nostra prima avventura dell’anno si svolge alle basi del Gran Sasso in Abruzzo, partendo da Prati di Tivo. Il nostro obiettivo è percorrere la stupenda Val Maone per raggiungere le Cascate del Rio Arno.

La Val Maone, stretta tra i pilastri rocciosi del Pizzo d’Intermesoli e le giogaie del Corno Piccolo, è una delle vallate glaciali più belle del Gran Sasso. E’ una storica via di passaggio tra l’aquilano e il teramano, la via dei carfagni e dei cardatori di Pietracameli, è il tempio dei pastori e delle capanne in pietra, è l’inferno bianco dove si è consumata la tragedia di Cambi e Cichetti, è una eccezionale palestra di roccia per alpinisti e appassionati di bouldering, è il luogo dove fioriscono peonie e pulsatille e dove è possibile incappare nella Rosalia alpina. Si può sintetizzare dicendo che è un luogo ricco di storia e di importanza naturalistica, un luogo da non perdere.

Partiamo dalla stazione turistica di Prati di Tivo e, attraverso vari scenari, si giunge alle Cascate del Rio Arno, attraversando la spettacolare Val Maone. Non presenta difficoltà particolari, sebbene la presenza di un paio di frane di dimensioni considerevoli suggerisca la massima prudenza in quei tratti, dato che i detriti hanno invaso il sentiero. Il fondo è rappresentato principalmente da una sterrata, che si incunea in uno spettacolare vallone tra il Corno Piccolo e la Vetta Settentrionale dell’Intermesoli. L’escursione si svolge su un tratto del Sentiero Italia, il numero 100.

Il percorso da noi tracciato è un giro ad anello un pò differente dal classico che propone di percorrere il Sentiero Italia 100 andata e ritorno. Il sentiero parte poco distante dallo spiazzo di Prati di Tivo, al cospetto della vetta più alta di tutto l’Appennino. Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio, si continua a scendere seguendo lo stradone asfaltato in direzione di altri alberghi; dopo poche decine di metri, sulla sinistra, vi è l’imbocco di una strada sterrata, chiusa con una sbarra di metallo: è l’inizio del percorso.

Con il Corno Piccolo sulla sinistra, maestoso, il cammino si inoltra subito in un tratto di faggeta, in lieve salita e con andamento serpeggiante. Dopo non molto, il sentiero scavalla e si giunge ad un incrocio. Noi proseguiamo verso destra per cominciare la discesa verso il fondo della Val Maone. Una lunga e pietrosa discesa ci accompagna fino a valle dove la valle mostra la sua bellezza tra il verde dei faggi e giganteschi massi ricoperti di muschio.

In questo punto ci si imbatte in due memoriali dedicati agli alpinisti Campi e Cichetti venuti a mancare in una tragedia nel 1929 causata da una delle più grandi tempeste di neve del secolo passato. Continuando il sentiero inizia la risalita del vallone passando per un secondo punto davvero importante e impressionante che lascia riflettere sulle forza maestosa ed imprevedibile della natura. Massi ciclopici staccati dalla montagna durante le frane del 2011 che hanno travolto e distrutto parte della faggeta, un vero cimitero di alberi caduti trascinati dalla massa di un macigno enorme.

La salita termina con finalmente con i due punti panoramici sulla Cascata del Rio Arno di cui si può udire il rombo. La loro portata d’acqua è variabile a seconda della stagione. In estate è possibile arrivare fino alla canalizzazione in cemento, che serve per deviare una parte di acqua per scopi civili, e refrigerarsi sulle rive della bellissima pozza di acqua cristallina.

In questo punto c’è l’incrocio per rientrare ad anello a Prati di Tivo, Da qui il percorso procede in salita sul Sentiero Italia, con una veduta d’insieme mozzafiato. Non è difficile osservare, tanto sul fianco del Corno Piccolo che su quello dell’Intermesoli, camosci abbarbicati alla montagna, o aquile che solcano imperiose il cielo: la possibilità di avvistare questi splendidi esemplari di fauna rende l’escursione particolarmente affascinante e fortunatamente abbiamo avuto modo di poterli incontrare.

Si ritorno alla faggeta e poi con lo stesso percorso al piazzale di Prati di Tivo dove ci aspetta una bevanda calda come una imperdibile cioccolata calda.

Prati di Tivo, il punto strategico per tante attività

I Prati di Tivo sono un’area protetta situata nella regione Abruzzo, in Italia. Si trovano nella catena montuosa dei Monti della Laga, ai confini tra le province di Teramo e L’Aquila. La zona è caratterizzata da un paesaggio alpino e montano, con prati e pascoli, boschi di faggio e abeti, e corsi d’acqua cristallini. I Prati di Tivo sono una popolare meta per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta, come escursionismo, trekking, sci alpinismo, e ciaspolate. La zona è anche famosa per la sua fauna selvatica, tra cui camosci, stambecchi, lupi e aquila reale. Ci sono numerosi sentieri e percorsi escursionistici segnalati per esplorare l’area.

La tragedia di Cambi e Cichetti del 1929

Nel febbraio del 1929 la Val Maone e la Valle del Rio Arno, luoghi tra i più idilliaci del Gran Sasso, sono testimoni di una tragedia famosa. Mario Cambi e Paolo Emilio Cichetti, partiti l’8 da Assergi per il rifugio Garibaldi, tentano l’indomani di compiere la prima salita invernale della cresta Sud del Corno Piccolo.
Respinti dalle difficoltà dell’arrampicata e dal gelo, tornano faticosamente al rifugio. Nei due giorni successivi, però, una nevicata senza precedenti sommerge il Gran Sasso e il Garibaldi, che viene letteralmente sommerso. All’alba del 12 febbraio, ormai stremati, i due amici si aprono in qualche modo un passaggio verso Pietracamela e la vita. Non ci riescono, per poco. Cambi si accascia nella neve e si spegne a un’ora o due di cammino dal paese, Cichetti più vicino ancora.
La ricerca dei due scomparsi coinvolge alpini, forestali e decine di alpinisti romani e abruzzesi. Qualche anno dopo, nei siti di ritrovamento dei loro corpi, vengono eretti dei memoriali, e ai due alpinisti scomparsi vengono dedicate due eleganti vette rocciose del Gran Sasso.  A Cambi fu intitolata la quarta vetta del Corno Grande nota come Torrione Cambi e a Cichetti la mitria della Cresta Sud – Sud-Est del Corno Piccolo.

Consigli utili

Questa splendida escursione permette di visitare i punti di interesse della valle a pieno ma anche se breve la discesa e risalita da Val Maone può essere dura per i meno esperti quindi consigliamo di seguire il Sentiero Italia numero 100 per raggiungere le cascate del Rio Arno e ritornare indietro. Val Maone è splendida in tutte le stagioni quini non resta che approfittarne e visitare questo luogo che mostra la forza della natura.

Buon cammino!

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