La notte di San Giovanni e la trave di fuoco

Una tradizione ormai andata persa della costiera Amalfitana è quella della notte di San Giovanni che ricade tra il 23 e 24 giugno, durante il solstizio di estate. Per essere più precisi dobbiamo dire che dal punto di vista esoterico il Solstizio d’Estate copre un arco di circa quattro giorni, dal 21 Giugno arrivando fino al 24 Giugno, alla fatidica notte di San Giovanni.

Dal punto di vista esoterico è una notte davvero importante e molti riti pagani antichi venivano celebrati durante questa notte, con il cristianesimo tutti questi riti e credenze sono state inglobate dalla religione ed associati a San Giovanni Battista che è onorato proprio il 24 giugno. La ricorrenza è sentita in tanti luoghi del Paese, per citare le parole di Matilde Serao:

“… Sono cento, ma sono mille, le piccole, le grandi leggende di San Giovanni, il mistico Precursore, dal cuore solitario e ardente; e ogni regione, ogni paese, si può dire che ogni borgata abbia la sua leggenda…”.

Un pò di Storia e religione

San Giovanni è un personaggio molto importante per la Cristianità. Il 24 Giugno si commemora il giorno della sua nascita. All’età matura, il figlio di Zaccaria ed Elisabetta inizia a predicare come profeta, nel breve termine si circonda di un’ampia cerchia di accoliti e ha modo di conoscere e battezzare Gesù, da qui l’epiteto del “Battista”. Il suo operato viene fermato da Erode Antipa, il quale lo arresta con la preoccupazione che potesse causare una rivolta popolare. I Vangeli sinottici sono di un altro parere, il motivo va ricercato nella denuncia di Giovanni a Erode per le nozze incestuose con Erodiade. Quest’ultima riesce a premere sulla figlia Salomè per convincere Erode a decapitare Giovanni. La decapitazione è stata oggetto d’ispirazione di numerosi artisti, tra questi c’è il noto pittore Caravaggio con la sua “Decollazione di San Giovanni Battista”.

La leggenda del trave di fuoco della Costiera Amalfitana

Fino a poco tempo fa in costiera amalfitana c’era l’abitudine di non fare assolutamente il primo bagno a mare prima del 24 Giugno.

La leggenda antica narra che nella notte del giorno di San Giovanni Battista una trave di fuoco scende del cielo e riscaldi magicamente l’acqua, rendendola più ospitale, specie per le persone anziane, per le quale solo dopo il 24 Giugno iniziava così l’estate.

La leggenda racconta anche oltre alla trave di fuoco, dal cielo cadono anche dei pezzi di carboncino, che venivano poi ritrovato il giorno dopo nel terriccio della vegetazione.

Il detto, a proposito, dice proprio così: “care ò trave è fuoco a mare”.

E ancora un altro proverbio cita: “San Giuvann’ vò tre muort’ l’anno, uno acciso, uno scapezzato ed uno affogato”. Quindi bagno vietatissimo.

Secondo altri, la caduta della trave di fuoco rappresenta la discesa dello Spirito Santo nel mare e, quindi, il giorno del santo è il giorno adatto per farsi il bagno immergendosi così nell’acqua benedetta da San Giovanni Battista.

Quanti bimbi e quanti ragazzi, anni addietro, sono stati bloccati da genitori e nonni nel fare il primo bagno nell’acqua marina, per colpa di questo mito.

E allora si attendeva trepidamente il momento propizio per andare alla spiaggia, rimanendo per giorni interi, anche molto caldi, a desiderare il mare.

Forse all’epoca i grandi non avevano tutti i torti ad aspettare il giorno di San Giovanni Battista per permettere ai più piccoli di tuffarsi: in effetti l’acqua del mare nelle prime due settimane di Giugno è sempre un po’ freddina, ed immergersi può portare a raffreddamenti, specialmente nei più giovani o nelle persone anziane.

Quindi, come vediamo, le piccole leggende, hanno sempre un fondamento di verità.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.