Torre dello Ziro a Scala e Amalfi, un tuffo nel passato

Sei in presenza di uno dei luoghi più belli ed affascinanti della Costiera Amalfitana tra Atrani ed Amalfi. Stiamo parlando della Torre dello Ziro che, delimitata da alti merli, sovrasta la zona marittima. Tipico emblema dell’epoca angioina si erge, sopra una base scarpata, una struttura cilindrica volta alla difesa dall’alto. Risale al periodo del XIII secolo dove il primo piano era diviso in due parti. Una di esse destinata un tempo alla detenzione di prigionieri e la seconda dedita alla raccolta dell’acqua piovana. In precedenza, mediante l’ausilio di una scala in legno retrattile, si riusciva a salire in cima alla torre. Come puoi ammirarla in tutto il suo splendore?

Un paesaggio che racconta di se

Per raggiungere Scala, esci dal paese di Ravello e procedi verso le vie del borgo più antico della Costiera circondato da ulivi, limoni e castagni. Lasciati trasportare dal profumo della natura in un paesaggio senza tempo. Capirai come la convivenza tra uomo e ambiente ha dato vita ad un’armonia unica, ancora oggi attraversata da Contrade e stretti sentieri. Ma cosa ha dato vita a tutto questo?

Scala è nata nel IV secolo d.C., secondo rapporti storici, per mano di naufraghi provenienti da Roma verso Costantinopoli. Durante il periodo dell’Alto Medioevo invece, ricopre il ruolo di difesa contro gli attacchi dai versanti alle spalle di Amalfi. Fino all’XI secolo Scala fu centro di importantissimi scambi commerciali grazie a famiglie di rilevanza storica quali i D’Afflitto, i Trara e i Sasso. Sai che proprio da quest’ultima nasce uno degli individui più illustri dell’epoca?

Si tratta di Fra Gerardo Sasso. Sicuramente conoscerai l’Ordine dei Cavalieri di Malta, fondato proprio da lui, in origine chiamato Ordine degli Ospitalieri di Gerusalemme. La sua missione durante gli anni delle crociate, si dedica interamente a dare asilo a tutti i pellegrini in Terra Santa e alla loro salvaguardia. Salendo poi in cima alla Torre avverti e percepisci la sua importanza strategica.

La vista a 360° facilita l’avvistamento di qualsiasi minaccia proveniente da Atrani ed Amalfi, dal golfo di Salerno e dai Monti Lattari. Quindi puoi immaginare da solo l’importanza militare della posizione elevata. Una curiosità riguarda il nome stesso. In origine chiamata Rocca di San Felice, dal XIII secolo cambia, chiamandosi Turris Cziri. Questo nome è legato alla funzione antica di conservazione interna dei contenitori di terracotta destinati all’olio (ziri).

Un amore clandestino

Quante volte hai letto di principesse che non posso ingiustamente coronare il sogno di poter amare chi desiderano? Anche la Torre degli Ziri porta con se il racconto di un profondo legame sfociato purtroppo in tragedia. Giovanna d’Aragona (1477-1510), nipote di Ferrante I d’Aragona re di Napoli, sposa il Duca d’Amalfi ma rimane vedova poco dopo.

Giovanna d’Aragona, dipindo ti Raffaello Sanzio

Consolata dal maggiordomo Antonio Beccadelli se ne innamora e, in seguito, convolano a nozze. Le leggi sul lutto non consideravano altri matrimoni dopo la morte di uno dei due coniugi, quindi la loro unione e i due figli avuti rimangono segreti. Tuttavia il fratello di lei, il cardinale Luigi d’Aragona, scopre la famiglia clandestina. Rinchiude perciò la sorella e i nipoti in cella mentre manda dei sicari a raggiungere Antonio, fuggito a Milano.

Non ci sono fonti attendibili sulla fine di Giovanna e i sui bambini, esistono però due leggende. Una racconta della stessa fine toccata ad Antonio da parte dei sicari, mentre l’altra invece parla di una lunga prigionia fino alla morte. Non si sa quale sia la vicenda reale ma, sicuramente, la fine di un forte amore sfociato in tragedia.

Torre dello Ziro, emozioni senza tempo

Oltre alla storia d’amore che racconta e alla sua importanza militare, ti trasporta in un’esperienza fuori da ogni limite ed immaginazione. Dalla Collegiata di Santa Maria Maddalena di Atrani si erge il campanile del XVI secolo proprio a ridosso del mare. I tetti rossi, creano un effetto ottico da sogno. Continuando il percorso e, superando la Torre, potrai scorgere Amalfi, la Basilicata di Sant’Andrea e il borgo medievale.

Camminando tra le mura di questa splendida costruzione non puoi non venir pervaso da un senso di maestosità immaginando tutte le vicende vissute al suo interno. Una storia che racconta di numerose battaglie, di ricchi e floridi rapporti commerciali, della nascita e caduta della Repubblica d’Amalfi, di un amore tragico e delle reliquie di Sant’Andrea.

Se ami viaggiare e conoscere le vicende che rendono grande e meraviglioso il nostro Paese, non puoi tralasciare la Torre degli Ziri e la Costiera Amalfitana. Queste zone, ricche di storia e di rara bellezza, sono mete turistiche che tracceranno una linea indelebile nella tua memoria.

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